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La scienza dello spirito antroposofica fu inaugurata nell’ambito culturale mitteleuropeo dal filosofo e pedagogista Rudolf Steiner (1861-1925), uno dei più geniali riformatori del XX secolo. Il contenuto e l’approfondimento del suo messaggio, indirizzato a una maggiore consapevolezza della realtà spirituale dell’uomo e del mondo, sono andati oltre una pura speculazione filosofica o una particolare disciplina spirituale e sono stati fonte di interessanti e originali sviluppi anche nella vita pratica: oggi nel mondo sono innumerevoli le correnti artistiche e scientifiche che si rifanno al suo insegnamento e ne hanno tratto validi impulsi per il loro ulteriore sviluppo.
In Italia e in Lombardia in particolare l’antroposofia cominciò a diffondersi fin dai primi decenni dello scorso secolo, nonostante fosse stata pesantemente osteggiata dal regime totalitario di allora, che vedeva nell’anelito alla libertà spirituale dell’uomo una seria minaccia ai propri scopi. Fu solo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale che i gruppi di studio antroposofici poterono iniziare delle attività pubbliche e furono fondate le prime istituzioni nell’ambito dell’editoria, della pedagogia, della medicina e dell’agricoltura. Per portare avanti in modo adeguato l’impulso antroposofico venne fondata nel 1923/24 nel Goetheanum di Dornach (Svizzera) la Società Antroposofica Universale, che fin dall’inizio ebbe carattere internazionale.

La Società Antroposofica in Italia ne fa parte integrante fin dagli inizi e dal 1980 ha la sua sede nella città di Milano in Via Vasto 4.


Bibliografia essenziale:
Frans Carlgren: Rudolf Steiner e l’Antroposofia, Edizione del Goetheanum
Rudolf Steiner: La filosofia della libertà, Editrice Antroposofica, Milano
Rudolf Steiner: Teosofia, Editrice Antroposofica, Milano
Rudolf Steiner: La scienza occulta, Editrice Antroposofica, Milano

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Rudolf Steier
Facciata principale del Goeheanum
Particolare architettonico del Goetheanum
Particolare architettonico del Goetheanum
Particolare architettonico del Goetheanum
Particolare architettonico del Goetheanum
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